Disturbi dello sviluppo sintomo di un problema culturale ed educativo
Le certificazioni oggigiorno prolificano. Ne conseguono nuove “etichette” che definiscono gli odierni disturbi del comportamento infantile. Le diagnosi si limitano tuttavia a constatare una difficoltà presente, indirizzano il focus dell’attenzione sulla manchevolezza, sul disturbo, sulla disarmonia dello sviluppo e cioè sulle conseguenze, non sulle sue cause. Non su ciò che sta all’origine del disturbo, non su ciò che giorno dopo giorno lo alimenta. Il problema è certamente molto serio e pressante, ma è essenzialmente un problema culturale ed educativo. Ogni bambino è lo specchio, il risultato dell’ambiente in cui vive e la vita di oggi non risponde più ai veri bisogni del bambino!
L’educazione non viene più curata! Gli adulti non hanno consapevolezza che ogni gesto, atteggiamento esteriore e interiore, che lo si voglia o no, ha sempre e necessariamente una valenza educativa, formativa, dà impronta all’infanzia, umanità del domani. Dinnanzi a un bambino siamo tutti “educatori” o “diseducatori”. Il disagio infantile è un monito, una richiesta di cambiamento sociale.