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Attività

Come ci si incontra?

Il primo passo è conoscersi. Proponiamo ad ogni famiglia di vivere assieme momenti di quotidianità. Tra adulti, si riflette poi sui vissuti comuni per mettere a fuoco, attraverso una comprensione delle caratteristiche del bambino, l’elemento educativo risanatore.  Si fa esperienza delle proposte operative: sono indicazioni pratiche per trasformare, un po’ alla volta, stili di vita e abitudini. Il percorso è impegnativo, ma fattibile e si concretizza nel tempo attraverso più incontri.
Solo dopo un percorso sugli aspetti educativi, la famiglia può essere guidata a collaborare in un lavoro proficuo e costruttivo di sostegno all'apprendimento.

Per chi abita in zona proponiamo incontri a scadenza settimanale. Per chi abita lontano incontri di due o più giorni, a seconda delle necessità e delle distanze.

Con alcune famiglie il lavoro si conclude dopo pochi incontri. Altre vengono seguite per uno o due anni. Se la richiesta di aiuto è tempestiva, sarà più facile stabilire un sano equilibrio ed evitare ulteriori complicanze.

Ciò vale anche per i bambini portatori di handicap, con i quali è preferibile iniziare fin dai primi mesi di vita o non appena i sintomi si evidenziano. Con questi ragazzi il lavoro non termina, ma si trasforma.

Consulenza di pedagogia curativa

Percorso pedagogico-curativo per disturbi dell'apprendimento

quali disgrafia, discalculia, dislessia, disturbi dell'attenzione.

Percorso pedagogico-curativo

Per favorire le tappe di sviluppo in presenza di handicap

Attività propedeutiche all’inserimento scolastico

Per bambini in difficoltà o portatori di handicap. Sono in particolar modo consigliabili durante l'ultimo anno d'asilo per permettere, con l'ingresso nella scuola, partecipazione e coinvolgimento adeguato alle possibilità di ognuno.

Terapia di chirofonetica

Terapia innovativa ideata dal Dottor Alfred Baur. Favorisce la percezione e l'imitazione del linguaggio in bambini con ritardo di ogni tipo o affetti da sordità. Viene insegnata al genitore. Può essere eseguita fin dai primi mesi di vita. È anche di aiuto per favorire le tappe di sviluppo.
per saperne di più

Senza genitori

Oltre agli incontri con la famiglia, organizziamo al bisogno brevi soggiorni con piccoli gruppi di ragazzi con l’intento di sviluppare autonomie, esercitare l’interazione con coetanei e quanto ognuno necessita.

Progetti

Sostenere il percorso pedagogico in famiglia, affidato ai genitori,  anche con

  • soggiorni residenziali temporanei per ragazzi portatori di handicap: cura ed esercizio delle autonomie del quotidiano
  • soggiorni residenziali temporanei per gruppi di bambini con disturbi dell’attenzione e del comportamento
  • soggiorni residenziali temporanei per singole famiglie: per accompagnare i genitori nell’accudimento ed educazione dei figli anche di quelli portatori di handicap
  • Soggiorni residenziali temporanei per adolescenti - giovani adulti portatori di handicap:  per permettere loro di sperimentare ed esercitare vita autonoma dalla famiglia in un sociale di coetanei, con cui condividere impegni e responsabilità

Questi momenti di residenzialità si sono sempre rivelati utili come svolta per lo sviluppo di chi vi ha partecipato e per la qualità della vita famigliare e scolastica.

La cura della quotidianità, non più riconosciuta come importante elemento educativo e formativo, si è persa nella gestione famigliare privando i ragazzi di oggi di un importante stimolo allo sviluppo. Le difficoltà di attenzione, concentrazione, di comportamento e di apprendimento sono sempre più frequenti dalla scuola dell’infanzia in poi. Manualità, concentrazione, responsabilizzazione, autonomie, attivarsi nel fare, rispetto delle situazioni e degli altri, reciprocità vanno imparate ed esercitate. E’ nostra esperienza che tale esercizio è un elemento basilare per la prevenzione del disagio e un reale aiuto per superare le difficoltà scolastiche.

A tutt’oggi la problematica più frequente a cui dobbiamo rispondere riguarda l’interazione sociale; per esercitare in modo concreto comportamenti adeguati, competenze e autonomie di vita è necessario vivere in un piccolo sociale protetto e guidato.


Associazione Michael per la pedagogia terapeutica O.N.L.U.S.
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