info@associazione-michael.org   Via Giovanni a Prato, 11 - Trento

+39 0461 921864   +39 347 5608070

Lavoro pedagogico-terapeutico per esigenze educative specifiche

Il sano educare non procede più da sé: richiede da parte dei genitori presenza, scelte consapevoli, presa di posizione nei confronti del “normale”, travolgente fluire della vita con le sue offerte variegate in cui tutto ha spazio, sano e malsano, in cui tutto convive e trova eco. È veramente difficile essere genitori oggi! E in virtù del loro sano sentire sono proprio i bambini più ricchi e sensibili che mostrano disagio: c’è chi decide di non fare più la cacca, chi si gratta a sangue o si strappa i capelli ad uno ad uno. Chi non riesce ad abbandonarsi al sonno o chi migra regolarmente nel lettone dei genitori. C’è chi esplode in modo aggressivo o chi si chiude in se stesso. Alcuni  sostengono chiaramente: “Sono io il padrone di me stesso”.   Tante diverse manifestazioni, tante tacite grida di aiuto: “Non lasciatemi in balia della mia illusione di onnipotenza: mi soffoca e consuma. Prendetemi in mano, datemi sicurezze.”  Si tratta di disperate richieste proprio di ciò che così veementemente rifiutano.

Lateralità

Una problematica molto diffusa è il falso mancinismo. le cause che portano un bambino a fare prevalente uso della mano sinistra sono spesso fortuite: abitudini durante i pasti, la postura, gli accudimenti unilaterali, l’imitazione a specchio. Nel primo settennio il bambino non è ancora lateralizzato e può fare uso indifferentemente di una mano o dell’altra. Solo fra i 6,1/2 - 7anni fino verso ai 9 anni si sviluppa progressivamente la lateralità. E’ uno sviluppo personale, un’impronta individuale che non tiene conto dell’abitudine esercitata fino ad allora.
Può avvenire dunque che un bambino si sia abituato a fare prevalente uso della mano sinistra e che la sua lateralità si sviluppi a destra. Questo porta disagio e confusione. A scuola fa fatica: l’impegno motorio richiesto dallo sforzo grafico lo impegna più del necessario, a scapito dell’attenzione per l’ortografia e per i contenuti. Frequenti possono essere gli errori di inversione. Il bambino pare un po’ insicuro, immaturo, si lascia spesso trascinare da personalità più forti di lui. L’intero sviluppo dunque ne risente e la fatica dello scrivere lo segue e persegue, lo fa sentire inadeguato di anno in anno, sempre più. Per tali bambini non è difficile imparare a scrivere con la destra, se vengono accompagnati, con tatto, in un percorso che li aiuti a recuperare l’esercizio mancato.

Pedagogia curativa ambientale


Associazione Michael per la pedagogia terapeutica O.N.L.U.S.
P. IVA: 01604060226 - C.F.: 96048050221 - Privacy Policy - Cookie Policy